Atti di battesimo, di matrimonio e di morte. Già dal 1845 le sepolture avvenivano nei pressi della cappella di Santa Maria della Lode, luogo dove oggi si trova il cimitero del paese.
Una lezione speciale: sabato 11 febbraio il corso di Genealogia si è tenuto presso San Giuliano del Sannio. Nell’ottava lezione si sono aperti gli archivi della Chiesa Madre del piccolo paese di appena mille abitanti, in provincia di Campobasso. Fino al 1863, il paese era chiamato San Giuliano di Sepino, la specifica odierna si riferisce alla sua collocazione geografica. Prima di visitare la chiesa dedicata al patrono, San Nicola, i corsisti hanno visitato il Museo sul culto di San Nicola di Bari, istituito dall’associazione “Insieme”, dove sono presenti foto della processione del santo patrono che si tiene ogni anno il 9 maggio. La prima foto storica è del 1911. Durante il corteo religioso sono presenti i fucilieri, uomini che accompagnano il corteo religioso da secoli. Nel museo sono presenti i Bollettini di San Nicola: preventivi della festa patronale per gli italiani che vivono all’estero. Il primo bollettino risale al 1923. A San Giuliano è presente anche il Centro sismografico, collegato con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e monitora ogni scossa di terremoto che si verifica in Molise. Successivamente, i corsisti hanno potuto toccare di persona i registri dell’archivio parrocchiale, presenti dal 1600. Gli atti di battesimo, di matrimonio, di comunione e di sepoltura sono stati analizzati con molta difficoltà legate alla calligrafia del parroco, alle numerose abbreviazioni e all’uso di termini insoliti, spesso scritti in latino.
“L’incontro di sabato scorso – ha dichiarato Domenico Carriero – era mirato a completare la formazione dei corsisti sui contenuti dell’Archivio Parrocchiale e sulla capacità di lettura di testi che vanno dal XVI al XX secolo. Ed è quello che è avvenuto nella Chiesa di San Nicola a San Giuliano del Sannio ove l’archivista ci ha messo a disposizione atti di battesimo, matrimonio e morti, peraltro mantenuti e catalogati molto bene. Abbiamo comunque capito che è con l’esercitazione, fatta da continue ricerche negli Archivi Parrocchiali, che si sviluppa la capacità di lettura e di apprendimento del testo. E’ stato anche interessante dedurre l’inizio delle sepolture fuori dalla Chiesa di San Nicola (ove le famiglie avevano delle nicchie ad esse dedicate, o ove era presente una parte di Chiesa dedicata alla sepoltura delle donne): già dal 1845 abbiamo visto alcune sepolture in campagna vicino alla Cappella di Santa Maria della Lode, determinato negli anni successivi come luogo vicino al Cimitero, o campo di dolore. E questo ci dimostra ancora una volta che la storia si ricostruisce con i documenti”.
“Nella prossima lezione del corso – ha concluso Domenico Carriero – completeremo la parte di corso in aula, con la spiegazione di Atti Notarili, Catasti ed Emigrazioni: una moltitudine di atti e database che ci aiuteranno a ricostruire la storia familiare dei nostri antenati, in particolare che proprietà avevano, che debiti avevano contratto, quali doti matrimoniali avevano offerto, ove erano emigrati, chi li attendeva dopo lo sbarco, quali testamenti avevano disposto”.
La nona lezione del corso di Genealogia si terrà sabato 18 febbraio a Bojano, presso la sede del quotidiano internazionale “UN MONDO D’ITALIANI” dalle ore 11:00 alle 13:00 in Piazza Giovanni Paolo II, località Terre Longhe. Per iscrizioni o informazioni telefonare al 338- 8918290 oppure scrivere a [email protected]
di Mina Cappussi e Giuseppe Priolo
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