È doveroso adoperarsi per non accentuare ulteriormente il dramma umanitario di persone costrette a scappare dal proprio Paese per sfuggire a violenze, persecuzioni, sequestri, epidemie, miseria e rischi di ogni genere
Sempre più allarmante la situazione e l’emergenza in Venezuela che costringe la popolazione a emigrare in cerca di condizioni migliori. Tra di loro cresce il numero degli oriundi italiani che rientrano nei paesi di origine delle proprie famiglie pur non avendo completato le procedure per il riconoscimento della cittadinanza italiana. Il Molise, in percentuale, è una delle Regioni maggiormente coinvolte da questo fenomeno, tanto è vero che solo nell’ultimo anno decine di famiglie italo – venezuelane sono arrivate in diversi comuni, in particolare nelle vicinanze di Campobasso e nell’area del Fortore. Una delle questioni impellenti è l’inserimento scolastico degli studenti rientrati da poco dal Venezuela, che spaziano dai bambini delle scuole dell’infanzia, a quelli delle elementari e delle medie, fino agli studenti delle superiori e dell’Università. Insieme a docenti e volontari dell‘Associazione “Padre Giuseppe Tedeschi” e del Comitato Molise Pro – Venezuela sono stati promossi alcuni corsi rudimentali di apprendimento della lingua italiana tesi ad agevolare l’inclusione socio – culturale delle persone tornate dal Venezuela, ma è evidente che il livello delle difficoltà per l’inserimento nei corsi di studio è tale da richiedere specifici provvedimenti di pianificazione con corsi pomeridiani e/o attività di sostegno. Per queste motivazioni avanziamo istanza affinchè l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Università degli Studi del Molise, di concerto con il Ministero dell’Istruzione e con le preposte Istituzioni Regionali e Locali, accolga la nostra istanza e agevoli, con misure mirate, l’inserimento scolastico degli italo – venezuelani. In aggiunta prospettiamo a livello nazionale l’apertura di un confronto teso a definire il riconoscimento della validità dei titoli di studio conseguiti in Venezuela e/o semplificare le procedure tese a certificare in Italia la validità dei titoli professionali conseguiti in Venezuela, così come è stato già fatto da n. 11 Paesi delle Americhe. È doveroso adoperarsi per non accentuare ulteriormente il dramma umanitario di persone costrette a scappare dal proprio Paese per sfuggire a violenze, persecuzioni, sequestri, epidemie, miseria e rischi di ogni genere, come tragicamente confermano i tre omicidi di cittadini molisani avvenuti in Venezuela negli ultimi 8 mesi.
di Romina Nocera
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