Alda Merini: 85 anni dalla nascita. Dalla scandalosa foto senza veli al Doodle di Google

Alda Merini: 85 anni dalla nascita. Dalla scandalosa foto senza veli al Doodle di Google

Articoli Old

“Mi fa sorridere il moralismo della gente. Non lo tirano fuori per il nudo di sé, ormai ovunque, ma per quello non perfetto. E’ l’imperfezione a scandalizzare, come fosse una colpa. Il mio è stato un gesto di provocazione, e anche di profondo dolore: in manicomio ci spogliavano come fossimo cose. Mi sento nuda ancora adesso”. La modernità di Alda MERINI.

Ogni giorno cerco il filo della ragione, ma il filo non esiste o mi ci sono aggrovigliata dentro”. Alda MERINI, poetessa italiana, nata il 21 marzo 1931, oggi avrebbe festeggiato il suo 85esimo compleanno. La sua penna, il suo scrivere, il suo carattere, la sua anima irrompono ancora oggi, a sette anni dalla sua scomparsa, nell’attualità e nella quotidianità. Una donna dalla forza incredibile, flusso di emozionipensieriparolesensibilità in continuo movimento, sempre pronto a venire fuori. La sua modernità continua ad investirci, come accadde qualche tempo fa, quando decise di farsi fotografare senza veli. Anche con l’avanzare della civiltà, i mutamenti dell’etica, le distensioni della tolleranza, ci sono tabù che non riescono mai a smentirsi. Solo con l’Arte siamo riusciti sempre ad andare, pian piano, oltre i limiti voluti dal pudore, ma non è stato così per le foto in cui la poetessa si fece ritrarre a seno nudo. Le fotografie, scattate e stampate dal fotografo Giuliano GRITTINI, fecero immediatamente gridare allo scandalo.

L’iniziativa della MERINI, era in contrasto con le usuali rappresentazioni del nudo femminile, infatti come lei stessa ha sottolineato, non erano immagini delle solite biondone o more prosperose che siamo abituati a vedere da tutte le parti e in tutte le salse. L’azione della poetessa non va intesa alla stregua di un classico servizio del magazine americano Playboy, perché ha un significato diverso in tutto e per tutto. Nel 1999, quando furono divulgate i fotogrammi, Alda MERINI aveva dichiarato: “Mi fa sorridere il moralismo della gente. Non lo tirano fuori per il nudo di sé, ormai ovunque, ma per quello non perfetto. E’ l’imperfezione a scandalizzare, come fosse una colpa. Il mio è stato un gesto di provocazione, e anche di profondo dolore: in manicomio ci spogliavano come fossimo coseMi sento nuda ancora adesso”.

L’ “oscena” fotografia, nonostante lo scalpore, venne esposta nel 2001 alla Biennale di Venezia, nel Bunker Poetico. GRITTINI, il fotografo dello scandalo fu grande amico e confidente della MERINI e fin da subito nominato da lei stessa suo fotografo ufficiale. “Il mio vecchio – scrisse di GRITTINI, Alda MERINI – che mi ha celebrato come Venere e mi ha messo su tutti i giornali”.

Nei primi anni del 2000 erano ancora in pochi a urlare allo scandalo, infatti questo era destinato ad esplodere successivamente: qualche tempo dopo sul social network di Mark ZUCKERBERGFacebook, c’è stato un vero e proprio boom delle fotografie di Alda MERINI, che restano, ancora oggi, le più condivise, superando, forse, anche quelle sarcastiche su Osho. Sul social, con il veloce diffondersi del nudo della scrittrice, si sviluppò un’incredibile corrente scandalistica che scosse le coscienze più moraliste. Era Arte o Pornografia? Nell’immagine la MERINI sorride sarcasticamente, molto probabilmente già prevedeva quello che sarebbe accaduto. Ad oggi deve essere cambiato qualcosa, poiché, benché migliaia di utenti avessero divulgato lo scatto senza veli della MERINI, bastarono poche segnalazioni a mettere in moto le leggi di Facebook, che ne provocarono la cancellazione. Questi regolamenti, infatti, non guardano in faccia nessuno, né che sia un contenuto con una madre che allatta, né una foto storica come quella di Alda MERINI.

 

Arte, accuratezza, attualità, sensibilità e nulla lasciato al caso questa era Alda MERINI: ed è così che anche Google, il colosso dei motori di ricerca, vuole ricordare la straordinaria poetessa. La troviamo in un disegno molto semplice, che la ricalca in pieno: colori antichi per lei e per lo sfondo, gli stessi che più riescono a rappresentarla. La MERINI, raffigurata al centro del Doodle, tiene stretto tra le mani un diario a cui lasciare, immagini, parole e memorie, insieme ad una penna instancabile e immancabile. E’ proprio come tutti la ricordiamo: un viso rugoso segnato dalla conoscenza e da quella sensibilità che amava far trasparire in tutte le sue rappresentazioni; un sorriso appena accennato tra le labbra, sottili, fonte delle parole e dei pensieri che accompagnano i nostri tempi moderni; capelli lasciati liberi al vento, quasi in un disordine a loro modo composto. Nulla è lasciato al caso nel Doodle, come nella vita di Alda MERINI. Spicca anche l’inevitabile collana di perle che indossava sempre a contrasto con i suoi abiti scuri. Dietro di lei i Navigli, il posto che custodiranno tutti i segreti della grande Alda MERINI.

di Adriana Niro 

Redazione Umdi Luana

sono di San Polo Matese ed ho 28 anni. Nella vita sono mamma a tempo pieno di un bambino di 3 anni e mezzo! Sono diplomata in Scienze Sociali, e iscritta al terzo anno di Lettere e Beni Culturali. Amo la natura, e il periodo primaverile è il mio preferito. Ho molti hobby, di fatti lavoro ad uncinetto, punto croce e pannolenci! Sono appassionata di arte, e ammiro in particolar modo Canova.