La leggenda secondo cui Walt Disney sarebbe ibernato è falsa, ma ci lascia l’incanto di una storia che sembra infinita.
Walt Disney non sarebbe morto, ma si sarebbe fatto ibernare in una teca in attesa che vengano trovate cure per guarirlo dal cancro. E’ questa la leggenda che circola dal giorno della sua presunta morte, il 15 dicembre 1966. Una morte apparente come quella che aveva mostrato più volte nel suo cinema, da Biancaneve alla Bella addormentata. Il suo corpo, secondo la storia, sarebbe custodito sotto l’attrazione Pirati dei caraibi nel suo regno incantato, Disneyland, in attesa del risveglio. Il pioniere dell’animazione avrebbe comunque disseminato in tutte le sue opere tracce di questa sua decisione.
Un esempio è Biancaneve, che dormì per “molto molto tempo” dopo aver morso la famosa mela avvelenata, oppure La Bella Addormentata, che avrebbe dormito “cento anni”, proprio ad indicare il passaggio secolare. Nel 1966 la sua salute di Disney si deteriorò, tanto che si decise ad entrare al St. Joseph Hospital, il 2 novembre 1966. Durante gli accertamenti per dolori al collo ed a una gamba, i medici diagnosticarono un tumore al polmone sinistro e consigliarono un intervento chirurgico immediato, che ebbe luogo il 7 novembre; ma l’esito della biopsia ai linfonodi risultò infausto: Disney aveva solo pochi giorni di vita; morì la mattina del 15 dicembre 1966. Nei mesi successivi si diffuse la voce della sua ibernazione Se consideriamo che la prima “sospensione crionica” ufficiale ha avuto luogo appena un mese dopo la sua morte, non era affatto inverosimile immaginare che Disney avrebbe precorso i tempi.
Anni dopo la leggenda fu smentita: Walt Disney fu cremato e le sue ceneri riposano nella tomba di famiglia in un cimitero privato a Glendale, Los Angeles, accanto alla moglie Lilian, la figlia adottiva Sharon e suo marito, Robert Brown.
di Federica Notte
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