Carta d’identità elettronica, l’On. Simone Billi, eletto nella circoscrizione estera, ci aggiorna sulle informazioni per attivarla. Al Belgio e alla Polonia, dove si può richiedere un appuntamento dal 30 novembre 2020, si aggiunge il Regno Unito
La carta di identità elettronica è una grande vittoria per gli Italiani. Il documento sostituisce, a tutti gli effetti, la carta precedente, potrebbe essere definito come la sua evoluzione. È emessa dal Ministero dell’Interno e, tramite i consolati, può essere richiesta anche dagli italiani all’estero. L’On. Simone Billi, unico eletto della Lega Salvini Premier nella Circoscrizione Europa, aggiorna il percorso che la CIE sta seguendo. In particolare, dal 30 novembre 2020, la Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia a Bruxelles rilascia la Carta d’Identità Elettronica, a cui si aggiunge l’Ambasciata d’Italia a Varsavia.
Carta di identità elettronica, a cosa serve?
La CIE ha più utilizzi. Può essere usata come strumento di identificazione fisica e digitale, come chiave di accesso ai servizi online e per accedere velocemente al altri servizi. Tutto ciò è possibile grazie alle molteplici caratteristiche del documento. La carta ha le sembianze di un bancomat o della patente. È, di fatto, una tessera costituita da un supporto di materiale plastico in policarbonato, su cui sono stampati a laser la foto e i dati del cittadino, un microchip contactless (contiene dati e informazioni del titolare) e un numero di serie, il Numero Unico Nazionale.
Attivazione in Belgio e Polonia
“Sono soddisfatto per l’attivazione oggi delle procedure di rilascio della Carta di Identità Elettronica anche nella rete consolare del Belgio e della Polonia” – dichiarava l’On. Simone Billi, il 30 novembre 2020 – “Un successo della Lega nell’interesse degli italiani all’estero grazie alla mia risoluzione approvata in Commissione”. “Ringrazio il Poligrafico dello Stato e la rete consolare – aggiunge l’Onorevole – per l’egregio lavoro che stanno svolgendo e sollecito il governo ad estendere la CIE al più presto nel resto d’Europa.”
Belgio
Il primo passo da compiere è richiedere un appuntamento presso l’ufficio consolare. È necessario presentare diversi documenti: precedente carta d’identità oppure altro documento di riconoscimento; se la CIE è richiesta per un minorenne, è necessario che anche i genitori accompagnatori presentino un documento di riconoscimento con foto; documento di soggiorno belga (Carta E, Carta E+, Carta d’Identità Speciale) in corso di validità; foto-tessera a colori; atto di assenso al rilascio, compilato e firmato dall’altro genitore, nel caso in cui il richiedente abbia figli minori di 18 anni. Il documento sarà valido: 3 anni, per minori di età compresa tra 0 e 3 anni; 5 anni, per minori di età tra 3 e 18 anni; 10 anni per i titolari di età superiore.
Polonia
Anche in Polonia è possibile richiedere la CIE dal 30 novembre 2020, prendendo un appuntamento con almeno 15 giorni di anticipo. Può essere preso online (cliccando qui), è necessario compilare il form con i seguenti dati: nome, cognome, data e luogo di nascita, stato civile, indirizzo di residenza e composizione del nucleo familiare, soprattutto in presenza di figli minori. I richiedenti dovranno essere muniti di codice fiscale.
Carta di identità elettronica nel Regno Unito
“Da oggi sarà possibile prenotare un appuntamento al Consolato di Londra per la carta di identità elettronica” – dichiarava l’On. Simone Billi, il 10 dicembre 2020. L’Onorevole rivolgeva, inoltre, un ringraziamento alle istituzioni impegnate nella realizzazione della CIE, concludendo: “In particolare Marco Villani, Console Generale di Londra, per l’egregio lavoro che stanno svolgendo a riguardo.” Nel Regno Unito, gli appuntamento per richiederla saranno disponibili dal 18 gennaio 2021.
Microchip contacless
Dicevamo, la carta d’identità digitale, a differenza della precedente, presenta un microchip contactless. Complessivamente, le informazioni presenti sulla carta, e quelle contenute all’interno del chip, sono: comune emettitore, nome e cognome, luogo e data di nascita, sesso, statura, cittadinanza, immagine della firma del titolare, validità per l’espatrio, fotografia, immagini di 2 impronte digitali (un dito della mano destra e un dito della mano sinistra), codice fiscale nei formati alfanumerico e codice a barre, estremi dell’atto di nascita, indirizzo di residenza. Inoltre, per i cittadini residenti all’estero, ci sarà anche il comune di iscrizione AIRE. Per i minori, comparirà anche il nome e cognome del padre e della madre.
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