Basta modelle con taglia inferiore a 38 e troppo piccole. A ulteriore garanzia di indossatrici e indossatori, i marchi saranno tenuti a mettere a loro disposizione uno psicologo-terapeuta durante l’orario di lavoro. Quelli di età compresa tra i 16 e i 18 anni dovranno invece osservare regole specifiche, tra cui il divieto di lavorare tra le 22.00 e le 6.00 del mattino e l’obbligo di essere accompagnati da un tutore che sarà ospitato nella loro stessa struttura alberghiera.
Basta modelle eccessivamente magre. Alla vigilia della Fashion week di New York, LVMH e Kering, i due giganti del lusso, di proprietà di Francois-Henri Pinault e Bernard Arnault, annunciano il patto di ferro contro gli eccessi. Insieme, LVMH e Kering concentrano la summa del lusso internazionale, proprietari di marchi come Gucci, Dior, Bottega Veneta, Louis Vuitton, Saint Laurent, Fendi, Givenchy o Loro Piana. E’ stato quindi deciso di definire una “carta comune per il benessere delle modelle e dei modelli”. In pratica (come spiegato in una nota diffusa a Parigi) questo significa che le agenzie di casting dovranno presentare modelle che vestano almeno la taglia 38 e modelli che non portino meno della 48″. A ulteriore garanzia di indossatrici e indossatori, i marchi saranno tenuti a mettere a loro disposizione uno psicologo-terapeuta durante l’orario di lavoro. Inoltre, non potranno essere ingaggiati modelle e modelli minori di 16 anni per rappresentare adulti nelle sfilate o nei servizi fotografici. Quelli di età compresa tra i 16 e i 18 anni dovranno invece osservare regole specifiche, tra cui il divieto di lavorare tra le 22.00 e le 6.00 del mattino e l’obbligo di essere accompagnati da un tutore che sarà ospitato nella loro stessa struttura alberghiera. Dovrà inoltre essere assicurato che assolvano ai propri obblighi scolastici.
Importanza del benessere
“Rispettare la dignità di tutte le donne è sempre stato un impegno personale per me e una priorità per Kering in quanto gruppo. Con la creazione della carta e il nostro impegno a rispettarne i principi, manifestiamo ancora una volta l’importanza di questo fondamentale valore in modo molto concreto. Ci auguriamo di ispirare l’intero settore a fare altrettanto”, ha spiegato François-Henri Pinault, presidente e Ceo di Kering. “L’importanza del benessere delle modelle e dei modelli non può più essere sottovalutata dal mondo della moda. Quali leader nel settore del lusso, riteniamo che sia nostra responsabilità collocarci in prima fila in questa iniziativa”, concorda Antoine Arnault, membro del Consiglio di amministrazione di LVMH nonché marito della supermodella Nathalia Vodianova, augurandosi che altre aziende “possano seguire i nostri passi”.
Codice etico
Un codice etico per le modelle? In Italia esiste da più di 10 anni. Il presidente di Camera della moda Carlo Capasa ricorda che l’accordo che vincola gli associati all’ente a rispettare certe regole nella scelta delle protagoniste delle passerelle fu firmato il 22 dicembre 2006. “Questo dimostra che stiamo andando tutti nella stessa direzione – avrebbe affermato Capasa – è molto importante che due grandi gruppi mettano il loro focus su questa questione, da parte nostra la Camera della moda ha un codice rispettato da tutti gli associati che ci fa onore. Ora speriamo che diventino più sensibili sul tema anche in America e in Inghilterra”.
di Pixie
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