America Latina, strategie di promozione della lingua italiana Economia e cultura, binomio possibile, anzi! Dobbiamo metterci in condizione di tirar fuori il meglio dalla relazione tra cultura ed economia che, per quanto riguarda l’Italia, si lega profondamente a un’immagine di bellezza di cui la lingua è un fattore fondamentale”
(UMDI UNMONDODITALIANI) 850 iniziative di promozione organizzate dall’Ambasciate, dei consolati e degli Istituti italiani, 242 mila studenti per la lingua italiana: un trend in crescita che la dice lunga sull’appetibilità del Bel Paese nel mondo. La riunione d’area dei direttori degli Istituti italiani di Cultura si è svolta a Lima organizzata dalla Direzione Generale per la promozione del sistema Paese, con la partecipazione del Sottosegretario On. Guglielmo Picchi. Presenti anche il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e il Segretario Generale della Società Dante Alighieri. “Fare queste riunioni regionali”, ha sottolineato il Sottosegretario Picchi, “è una buona pratica. Dobbiamo metterci in condizione di tirar fuori il meglio dalla relazione tra cultura ed economia che, per quanto riguarda l’Italia, si lega profondamente a un’immagine di bellezza di cui la lingua è un fattore fondamentale”. E ha concluso: “si tratta di una leva per stringere relazioni anche commerciali specialmente dove, come nei Paesi latino-americani, esiste un legame storico accanto all’attuale e prioritario interesse per il nostro Sistema Paese”. “Nel 2018 – ha affermato Vincenzo De Luca, Direttore Generale del Sistema Paese del Maeci – sono state 850 le iniziative di promozione integrata organizzate dalla rete delle Ambasciate, dei Consolati e degli Istituti Italiani di Cultura in America Latina e altrettante quelle promosse dalla Dante Alighieri. Con una crescita di circa il 10% rispetto al 2017, come era negli obiettivi del piano straordinario # vivereallitaliana”. Significativi anche i numeri relativi all’insegnamento della lingua italiana, con oltre 242 mila studenti nell’anno scolastico 2016-2017, di cui 39.700, circa il 20% del totale, hanno frequentato i corsi organizzati dai Comitati della Dante, che tra America centrale e meridionale sono 137. I corsi di lingua e cultura, infatti, sostengono la diplomazia culturale al servizio del Paese che con progettualità nuova ha promosso tutte le eccellenze dell’Italia: dal design alle arti visive, dalla scienza al cinema, dallo spettacolo dal vivo alla lingua italiana, dalla cucina alla promozione del sistema universitario. Un capitolo a parte riguarda la certificazione Plida, che in Sudamerica significa anche un motivo di riconciliazione con le origini famigliari o di cittadinanza, come quella offerta con il livello B1. “Il Sud America per noi è molto importante”, ha commentato il Segretario Generale Alessandro Masi “perché la vicinanza storico-culturale con l’Italia rende quest’area uno spazio ideale per i progetti di promozione integrata che promuovono le nostre eccellenze grazie alla lingua. È il concetto di Italsimpatia espresso più volte dal nostro presidente Andrea Riccardi”. Alla riunione d’area, Masi ha presentato le novità della Dante in campo glottodidattico e della formazione docenti del Plida, annunciando l’83° Congresso internazionale della Dante, “Italia, Argentina, mondo: l’italiano ci unisce” che si terrà a Buenos Aires dal 18 al 20 luglio 2019 con una prosecuzione a Rosario dove verrà inaugurata anche una grande mostra sulle origini dell’artista Italo argentino Lucio Fontana.