Tamponi Covid inaffidabili e Codacons denuncia tramite un esposto a 9 procure della Repubblica in Sicilia, la possibilità di truffa, truffa aggravata, falso ideologico e omicidio colposo. Il tampone per rilevare la presenza di Coronavirus, faringeo o nasale, non avrebbe alcun valore diagnostico
Tamponi Covid inaffidabili in Sicilia, è il Codacons a presentare un esposto in 9 procure, per denunciare la non affidabilità dei tamponi. Ad affrontare la grave rilevazione è un team di esperti che sostengono l’inefficienza del test per Covid-19 non abbia alcun valore diagnostico. A quanto pare alla base degli appelli di emergenza Covid-19 potrebbero esserci dati del tutto inattendibili. Inaffidabilità certificata addirittura dalla Commissione Europea e dall’Istituto Superiore di Sanità, in base alle diagnosi di Covid-19 effettuate con 78 tamponi diversi, di cui nessuno valido. Questo è quanto denunciato dal Codacons e dall’Associazione Italiana Diritto del Malato, tramite un esposto depositato a nove Procure della Repubblica in Sicilia, tra cui Palermo, Catania, Siracusa, Ragusa, Caltanissetta, Enna, Agrigento, Trapani e Messina.
L’obiettivo è quello di chiedere l’avvio di adeguate indagini per truffa, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, procurato allarmo, falso ideologico e omicidio colposo.
Tamponi Covid innafidabili, il parere degli esperti
Tramite una dichiarazione congiunta, il dottor Fabio Franchi Medico, infettivologo Esperto di virologia, la dott.ssa Antonietta Gatti Scienziata Esperta di nanopatologie, il dott. Stefano Montanari, Farmacista Ricercatore scientifico e nanopatologo, ed il Prof. Stefano Scoglio, Ricercatore Scientifico, Candidato Premio Nobel per la Medicina 2018, nella loro qualità di esperti e ricercatori scientifici, hanno rilevato che i risultati dei tamponi sono del tutto inattendibili. Proseguire nell’utilizzo di questi tamponi, da cui ricavare dati utili a determinare proclami sullo stato d’emergenza, quarantene individuali o di gruppo, lockdown e limitazioni imposte, dalle scuole alla famiglie, risulta essere basato su nessun fondamento scientifico.
“I tamponi Covid-19 – afferma il Professor Stefano Scoglio – producono fino al 95 per cento di falsi positivi : certificato dall’istituto superiore di sanità”. Il tampone per rilevare la presenza di Coronavirus, faringeo o nasale, non avrebbe alcun valore diagnostico. “Ciò comporta – si legge nella nota diramata dal Codacons – che non esiste tutt’oggi nessun marker specifico del virus e quindi nessuno standard che possa rendere i tamponi affidabili. Dietro l’alto numero di tamponi falsamente positivi – prosegue la nota – si potrebbe nascondere inoltre, un grosso business ospedaliero”.
False diagnosi Covid19 per un possibile business ospedaliero
Ma cosa potrebbe nascondersi realmente dietro l’alto numero di tamponi, falsamente, positivi? La possibilità di un grosso business ospedaliero. A parlare è anche Guido Bertolaso. Ex capo della protezione civile, che spiega come gli ospedali non si privano dei malati Covid per l’alto indennizzo dato per i ricoveri.
La richiesta di Codacons e Associazione Italiana Diritti del Malato
“Codacons Sicilia e Associazione Italiana Diritti del Malato – afferma l’Avvocato Carmelo Sardella con l’esposto-denuncia – chiedono, il sequestro probatorio dei tamponi Covid-19 presenti sul territorio, di effettuare adeguata perizia sui diversi test in circolazione per verificare la validità dello strumento del tampone per effettuare diagnosi di SARS-CoV-2”. “E’ importante inoltre tracciare i dispositivi contraffatti immessi sul mercato illegalmente – continua Sardella – e di verificare che i test siano utilizzati coerentemente con la destinazione d’uso prevista, e di per accertare il rispetto di tutte le altre condizioni di validità dei test”.
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