Gian Luigi Morgia in arte Pepi Morgia si è spento ieri, al’età di 61 anni, per problemi di fegato. Considerato la firma per eccellenza del light design italiano. I funerali si sono tenuti oggi martedì 20 settembre alle ore 12 a Genova presso la chiesa di San Benedetto (via S. Benedetto 12) celebrata da Don Andrea Gallo.
Pepi Morgia, noto regista e light design, ha chiuso gli occhi. Con serenità, eleganza, compostezza e nobiltà d’animo, Gian Luigi ha spento le sue luci al San Martino di Genova. Una lunga carriera quella di Gian Luigi Maria Morgia di Francavilla, in arte Pepi Morgia, nata nel 1970 sul palcoscenico della città di Genova, a contatto con il regista Joseph Svoboda che lo spingerà, sull’onda della sua grande curiosità culturale, a scandagliare il mondo eclettico dell’arte settore per settore, sempre concentrando l’attenzione sul tema della luce quale elemento essenziale per
sottolineare lo spazio, paesaggio urbano o luogo dell’anima, a partire dai progetti urbani: nel gioco delle ombre e delle prospettive che ha caratterizzato il gran teatro firmato Morgia si stagliano le illuminate Fontana di Trevi e la Sacra Sindone, i lavori con Arnaldo Pomodoro alla Berkeley University di San Francisco e le innumerevoli, fantastiche proiezioni sulle onorate mura dei monumenti antichi, primo fra tutti il Colosseo, l’imponente progetto dell’illuminazione della cupola di San Pietro e il disegno per i fuochi d’artificio barocchi in occasione del restauro dell’omonima Basilica. Significative furono le sue esperienze giovanili a contatto con il mondo della pop art musicale londinese, collaborando con i grandi del settore – Elton John, David Bowie, i Genesis, Roxy Music, Van Der Graft Generator – come anche la fondazione, insieme a Lele Luzzati, Aldo Trionfo, Tonino Conti e Ninni Miglietta, del Teatro della Tosse di Genova. Prestigiose le sue scenografie per Rudolf Nurejev e Carla Fracci, il Pavarotti International, le molte regie teatrali e televisive, la fotografia di programmi musicali di spicco, fino ad arrivare, nei meandri della sua inesauribile vena creativa, alla direzione artistica di decine e decine di festival in tutt’Italia e alla spettacolarizzazione di concerti dei tanti artisti di punta, primi fra tutti Fabrizio De Andrè, Claudio Baglioni e Gianna Nannini. Numerosissimi anche gli incarichi istituzionali ricoperti nel corso della sua carriera: delegato culturale presso la Sede diplomatica di Mosca per tutti gli scambi culturali Italia-Urss; attaché culturale delle Isole Azzorre; Ambasciatore del Principato di Seborga a Roma; delegato culturale dell’ H.B.T.O. missione italiana; presidente del Centro Studi maltese per lo sviluppo di cultura e turismo; direttore artistico del comune di Sanremo per il quale era tuttora in attività per una serie di eventi tra cui la “Notte Bianca della Moda”. Se ne va così, all’età di 61 anni appena compiuti, un pezzo di storia del light design italiano, lasciando spazio alla luce delle sue molteplici opere, sempre concepite e realizzate con costante dedizione e creatività.
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