Macellerie vegane: la storia di Gagliano ex odontotecnico e “macellaio per caso”, che rilevò nel 2014 una bottega tradizionale, eliminando con 3 anni di graduali cambiamenti ogni traccia di carne vera
Macellerie vegane è la nuova idea che il mondo vegano inizia a proporre per continuare la missione di sensibilizzazione. Un primo avviso è arrivato da Bruxelles dove il Parlamento europeo ha respinto il 23 ottobre tutti gli emendamenti presentati nell’ambito della riforma Pac (Politica agricola comune) che avrebbero bandito le denominazioni di carne per i prodotti a base vegetale. E se in Europa si possono usare ancora i termini “hamburger vegani” o “salsiccia vegetariana”, qualche chilometro più a Nord, a Londra, nasce la prima macelleria vegana del Regno Unito, la Rudy’s Vegan Butcher. L’inaugurazione è stata il primo novembre in coincidenza con il World vegan day. Dalle parti del Tamigi già si parla di una grande richiesta per assaggiare bacon e pulled pork, versione meat free.
Macellerie vegane: sono presenti in Italia?
Ci si chiede quando potrà nascere anche in Italia una realtà che venda macinato di rape rosse piuttosto che di manzo, salsicce di soia invece che di suino, per poi scoprire che noi, nel paese delle fiorentine e della mortadella, abbiamo già una piccola storia nel settore e addirittura qualcosa di concreto. E se la domanda è: c’è nel nostro paese una macelleria di riferimento per vegetariani e vegani? La risposta è sì, ma stavolta non è stata Milano ad anticipare tutti e tirarne fuori una.
Macellerie vegane Napoletane
Se parliamo di prodotti artigianali e quindi senza additivi e conservanti, preparati e poi venduti al banco, ai ristoranti o spediti, la macelleria vegana/vegetariana italiana si trova a Napoli. “Non mi conveniva economicamente – racconta il titolare Gennaro Gagliano – ma alla fine ho rischiato per seguire il mio credo e ora vendiamo al 99 per cento cibo vegan. L’unico elemento non vegano che utilizziamo in alcune preparazioni è il grana”.
Gli esperimenti di Vegan Delicious
Tra i primi esperimenti è interessante l’esperienza di Vegan Delicious, un laboratorio alimentare nato dalla riconversione di una vecchia macelleria in provincia di Prato. Fino a un anno fa si producevano finocchione, mortadelle o altri insaccati, preparati secondo la tradizione norcina, con varie spezie ma senza carne. Ora il progetto è in fase di rielaborazione perché il suo fondatore e attivista nonché ideatore della certificazione Veganok, Sauro Martella, sta lavorando per passare da una realtà artigiana ad una industriale dal prossimo anno, estendendo la produzione ai formaggi vegan.
Un’oasi a Napoli: Macelleria vegetariana
Ex odontotecnico e “macellaio per caso” così si definisce Gagliano rilevò che nel 2014 una bottega tradizionale, eliminò con 3 anni di graduali cambiamenti ogni traccia di carne ‘’vera’’. All’inizio vendeva i classici tagli insieme ai surrogati, ma solo fino al natale del 2017. “Quando – racconta Gagliano – mi dispiaceva troppo per gli agnelli che sarebbero stati macellati e ho deciso di rinunciare alle carne, nella vita e nella bottega”. Una scelta ripagata quella di Gagliano non solo ha mantenuto i suoi aficionados, ma ha allargato il suo bacino oltre il Vomero. Lui e la moglie Pierpaola si occupano di tutto, in più un c’è un corriere per le spedizioni in Italia e all’estero che garantisce la perfetta conservazione del prodotto. Niente e-commerce, per le ordinazioni basta contattare Gagliano su WhatsApp. “Un modo più comodo – afferma Gagliano – per comunicare i prezzi delle consegne e mantenere un rapporto umano e più funzionale coi clienti”.
Macellerie vegane, mantengono le tradizioni reinterpretandole
“Per me – spiega Gagliano – è importante far assaporare l’alimento singolo, come la carota o il pisello”. “E’ importante – continua Gagliano – soprattutto non allontanarsi dalla tradizione culinaria napoletana, ma reinterpretarla. Così oltre agli spezzatini di seitan, troviamo pure il sugo alla genovese”. E per i più salutisti? “Abbiamo il fitness burger con marchio registrato, composto da un misto di legumi, spinaci, carote e farina d’avena”. L’obiettivo per Gagliano è generare qualcosa di nuovo, e permettere ai suoi clienti di spaziare nella meravigliosa cucina vegana.
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