Oggi 31 marzo, dalle 18 alle 22, sarà disponibile gratuitamente sulla pagina Facebook di Cristiana Video la docufiction su Madre Cabrini, patrona degli emigranti dal 1950. Originaria di Sant’Angelo Lodigiano, fondò a Codogno, dove si è registrato il primo caso di Coronavirus, la congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù. Nella sua vita al servizio agli altri, in particolare degli emigranti italiani del continente americano, ha viaggiato in 7 paesi e fondato 80 istituti. Alla Santa è dedicato il Cammino degli Emigranti, che collega ogni anno la città di Milano a Codogno, staffetta podistica alla quale prende parte la testata giornalistica UN MONDO D’ITALIANI, punto di riferimento per gli Italiani all’estero
Daniela Gurrieri dona alla comunità e al mondo intero la visione gratuita della docufiction su Madre Cabrini, patrona degli emigranti, figura di spicco della comunità del lodigiano. 131 anni fa, il 31 marzo del 1889, la missionaria Francesca Saverio Cabrini si mosse verso New York, ottenuto il consenso di papa Leone XIII, per iniziare la sua opera missionaria in favore degli emigranti italiani, iniziando dal quartiere Little Italy, dove la maggior parte di essi si concentrava vivendo in condizioni precarie e, spesso, disumane. Per questo motivo, oggi sarà disponibile gratuitamente dalle 18:00 alle 22:00 sulla pagina Facebook di Cristiana Video (casa di produzione anche di Mother Cabrini, film sulla vita della missionaria) la docufiction ideata dalla regista Gurrieri in onore della Santa. Questo gesto altruistico è mosso da un importante legame tra la missionaria e la comunità di Codogno, primo focolaio del COVID-19 in Italia: nel 1880 la Cabrini vi fondò la congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, istituto religioso femminile di diritto pontificio. “Mi ha molto colpito che proprio a Codogno, dove è conservata la reliquia del cuore della Cabrini, il contagio abbia cominciato a diffondersi” – spiega la regista in una lettera pubblicata su Il Cittadino di Lodi, quotidiano del lodigiano – “Di certo il significato di questi eventi lo capiremo un giorno, ma per noi credenti è fondamentale testimoniare oggi che nulla avviene per caso e che ogni vita è preziosa agli occhi di Dio. […] Trovo che siano vere, oggi più che mai, le parole della beata Giuliana di Norwich “Tutto sarà bene” nel senso che intendeva lei, cioè che anche dal male apparente Dio sa trarre un bene più grande”. La regista stessa ha da tempo instaurato un rapporto particolare con gli abitanti del lodigiano, riscoprendo lo stesso legame che Madre Francesca Cabrini aveva con questa terra, grazie al film “Mother Cabrini”, ispirato alla vita della Santa e ai suoi primi anni trascorsi a NY e a tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare insieme al suo ordine di suore missionarie; film presentato in Italia nella città di Lodi e proiettato in numerose cittadine limitrofe. “La docufiction approfondisce la devozione di Madre Cabrini per il Sacro Cuore, con interviste, tra gli altri a Mons. Rino Fisichella, suor Barbara Staley, suor Maria Barbagallo, Padre Ottavio de Bertolis, oltre a spezzoni tratti dal film Mother Cabrini.” – continua la Gurrieri e conclude illustrando lo scopo per il quale ha deciso di rendere disponibile a tutti questa docufiction di 45 minuti – “Spero che in qualche modo la sua visione possa essere d’incoraggiamento, una carezza da parte di Madre Cabrini ai suoi conterranei. A tutti voi esprimo la mia vicinanza”.
SANTA FRANCESCA SAVERIO SABRINI, PATRONA DEGLI EMIGRANTI
Maria Francesca Cabrini nacque a Sant’Angelo Lodigiano il 15 luglio 1850. Maestra elementare, seguì la sua vocazione nel 1874. Anno fondamentale per la sua crescita spirituale è il 1880 quando fondò a Codogno (il comune del lodigiano di cui tutti parlano oggi, nel 2020, per aver innescato la pandemia di coronavirus che fino ad oggi ha fatto quasi 12000 morti in Italia, 8000 in Spagna, 3000 negli Usa, falciando vittime in tutto il mondo) la congregazione delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, prima compagnia femminile cattolica missionaria totalmente autonoma, cioè non dipendente da un ramo maschile. Aggiunse al proprio nome il cognome Saverio in onore di San Francesco Saverio, un sacerdote missionario operante nell’Estremo Oriente, di cui voleva seguire le orme, visto che il suo desiderio era approdare in Cina. Su consiglio di papa Leone XIII si spostò a New York per evangelizzare le americhe e prestare assistenza agli italiani che proprio in quegli anni emigravano in massa nella grande mela. Nel 1909 ottenne la cittadinanza americana. Morì a Chicago il 22 dicembre 1917. Nel 1938 fu beatificata, nel 1946 fu la prima donna della Chiesa cattolica statunitense ad essere proclamata Santa e nel 1950 divenne “Patrona degli emigranti”
MADRE CABRINI, UNA VITA AL SERVIZIO DIO, ISPIRAZIONE PER SANTA TERESA DI CALCUTTA
La sua vita da missionaria, al servizio degli altri, iniziò nel 1889 quando si trasferì a New York. Passò dalla costa all’interno del continente americano evangelizzando numerose tribù alle quali nessuno si era mai avvicinato prima. Operò complessivamente in 7 paesi fondando 80 istituti. Costruì asili, scuole (le più importanti famiglie americane decidevano di far istruire le proprie figlie negli istituti fondati dalla santa perché tuttora segno di grande prestigio), convitti per studentesse, orfanotrofi (il suo primo intento era quello di aiutare i numerosi bambini, figli di emigranti italiani, che restavano orfani), case di riposo per laiche e religiose, ospedali a NY e Chicago (tra gli ospedali più all’avanguardia del mondo, segno di eccellenza per la bravura delle équipes che vi operano). Con il suo lavoro rispose a problematiche ancora attuali per l’evento migratorio e promosse nel mondo ecclesiastico l’emancipazione delle capacità di iniziativa femminile. Per i servizi di assistenza che offriva alla comunità emigrante italiana (corsi di lingua, assistenza burocratica, corrispondenza con le famiglie di origine) è ritenuta punto di riferimento fondamentale per l’attuale servizio sociale. A lei si è ispirata Madre Teresa di Calcutta nelle sue opere di bene a favore dei bisognosi e degli emarginati. (LEGGI QUI LA STAFFETTA SUL CAMMINO DI MADRE CABRINI)
IL CAMMINO DEGLI EMIGRANTI, MOMENTO DI AGGREGAZIONE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO
“Le sue strade attraversarono il mondo, i suoi passi furono da esempio per generazioni di suore dell’ordine da lei fondato”. A Madre Cabrini è dedicato il Cammino degli Emigranti (LEGGI QUI) che ripercorre i primi passi mossi dalla santa e dal suo ordine missionario. Il cammino è lungo 100 km e parte dalla Stazione di Milano Centrale (a lei intitolata dal 2010) per arrivare a Codogno, dove è localizzata la prima Casa fondata dalla santa. Da Emigrazione Magazine, oltre che da questa testata UMDI Un Mondo d’Italiani che ha seguito sempre da vicino l’iniziativa di CabiniLand, si evince che il Cammino degli Emigranti si propone come luogo simbolo dell’emigrazione e momento di aggregazione degli italiani all’estero. L’annuale staffetta podistica, organizzata da Cabrini Land, fa correre 50 tra le più influenti testate dedicate agli Italiani all’estero (LEGGI QUI L’ARTICOLO) . È un onore e un piacere per noi della redazione e per il direttore Mina Cappussi che tra i più influenti giornali dedicati agli Italiani all’estero ci sia la nostra, la vostra, testata online UN MONDO D’ITALIANI che si prodiga affinché le più importanti notizie italiane, ma anche di più largo respiro mondiale, siano raggiungibili da un numero sempre maggiore di italiani residenti all’estero garantendogli, in questo modo, un fondamentale collegamento diretto con la propria Patria e permettendogli così di non dimenticare mai le proprie origini. (APPROFONDISCI EXPO MILANO SUL CAMMINO DEGLI EMIGRANTI)
Di Pamela Cioffi
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