Carla Zuppetti, Ambasciatore d’Italia in Svizzera, si è spenta improvvisamente lo scorso sabato. I rappresentanti CGIE in Svizzera esprimono in una nota il loro cordoglio per la perdita della donna che ha rappresentato un importante punto di riferimento per tutti gli italiani all’estero
Carla Zuppetti, Ambasciatore d’Italia presso la Confederazione Elvetica e il Principato del Liechtenstein, è venuta improvvisamente a mancare sabato scorso. La comunità italiana in Svizzera perde una figura insostituibile oltre ad un importante punto di riferimento per i nostri connazionali all’estero. In una notaa firma di G. Cretti, G. Gazzola, D. Nardi, F. Narducci, A. Ruedeberg-Pompei, M. Schiavone, G. Tassello, i rappresentanti del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) ricordano con affetto e stima l’operato dell’Ambasciatore ed esprimono il proprio cordoglio per questa triste perdita: “I rappresentanti della Comunità italiana in Svizzera eletti nel Consiglio Generale degli Italiani all’Estero – leggiamo – sono profondamenteprovati per l’improvvisa e prematura scomparsa dell’Ambasciatore italiano in Svizzera, Carla Zuppetti. In questo tragico momento testimoniamo alla sua famiglia la vicinanza dell’intera Comunità italiana, che si stringe attorno al marito, Elio Marini, al figlio Luca, partecipando al loro dolore per l’incommensurabile vuoto, che l’Ambasciatore Carla Zuppetti ha lasciato nelle istituzioni italiane, negli affetti della famiglia e in tantissimi di noi”.
“In rappresentanza dell’intera comunità italiana in Svizzera – prosegue la nota – esprimiamo un profondo sentimento di gratitudine e riconoscenza per l’onore che Ella ci ha concesso nel condividere e alleviare le storie ed i destini della diaspora italiana, facendoci sentire sempre viva la presenza dell’Italia e delle sue istituzioni. Gli italiani in Svizzera sono fieri della Sua opera, del senso con cui ha interpretato con autorevolezza e con passione la missione diplomatica, dedicandosi con amore e tenacia alle questioni degli italiani all’estero, a cui ha dedicato gran parte della sua vita. Per tutto ciò desideriamo semplicemente ringraziarla e ricordarla quale fedele servitore della Patria. Abbiamo avuto il piacere di lavorare con Lei già negli anni difficili dell’emigrazione di massa, abbiamo visto ricambiata la nostra amicizia, abbiamo apprezzato il suo stile e la sua innata umanità a Basilea, a Ginevra e a Roma alla direzione della DGIT, in un lungo cammino durante il quale il suo impegno è stato accompagnato da una severissima coerenza ed impegno morale. Il suo ritorno a Berna, in qualità di prima cittadina italiana, è stato vissuto dalla nostra comunità come un regalo, perché come una mamma si è prodigata a recuperare il prestigio e le virtù delle nostre istituzioni”.
“Il nostro Ambasciatore era una donna esemplare nella vita pubblica e in privato. Ha tenuto alto il nome dell’Italia ovunque ha operato e da ultimo, nella terra degli Elvezi, si è eretta a difensore della Lingua e Cultura italiana, dei diritti dei nostri connazionali. Carla Zuppetti mancherà alla Sua famiglia e alla vasta famiglia degli italiani all’estero. Con lei perdiamo una parte della nostra identità, di quanto di più bello e rappresentativo aveva l’Italia nel mondo. La Sua opera è il testamento, che ci lascia in eredità e che continueremo a curare per tenere alto il suo insegnamento e per valorizzare l’impegno profuso per tutti noi. Per noi cristiani l’auspicio che il Signore possa accoglierla nella pace dei giusti. Attraverso la rappresentanza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero formuliamo alla famiglia dell’Ambasciatore italiano, Carla Zuppetti, le più sentite condoglianze della Comunità italiana in Svizzera”.
Di Serena Lastoria
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