Tre giornate a Riccia per la valorizzazione del Bosco Mazzocca insieme all’Associazione Liminaria. Varie iniziative tra cui un laboratorio guidato dall’artista-musicista Marco Messina, membro della band 99 Posse. In più Percorsi sensoriali, escursioni e tanto altro
Promozione del territorio a Riccia: da tre giorni il Comune e la Pro loco di Riccia, insieme alle Associazioni Liminaria, Trediciarchi, Api Fortore e Trekking Castelpagano, hanno organizzato nell’incantevole cornice naturalistica del Bosco Mazzocca varie attività. Un’occasione per approfondire la conoscenza sul Bosco attraverso delle iniziative mirate, tutte diverse tra di loro ma complementari all’obiettivo fissatosi: quello di promuovere l’area inserita dalla Rete Natura 2000, tra i siti di importanza comunitaria (SIC) e quindi tutelato dall’Unione Europea. Si è partiti dal 29 giugno, con il laboratorio tenuto da Marco Messina, sound designer e musicista già noto al pubblico per i suoi lavori sonori cinematografici e per essere fondatore e membro della band napoletana 99 Posse. Nei tre giorni del laboratorio, un gruppo di giovani verrà guidato dall’artista campano alla scoperta delle storie legate al bosco, storie che verranno raccolte, rielaborate e narrate attraverso delle installazioni sonore. Il progetto è curato dall’Associazione Liminaria che da diversi anni si è occupata, soprattutto nel Fortore Beneventano, della rivalorizzazione delle aree rurali attraverso le arti sonore ed i linguaggi delle nuove tecnologie di comunicazione, in interazione con le comunità locali, le scuole, le associazioni. Si continua il 30 con una giornata dedicata alla raccolta e al riconoscimento delle erbe selvatiche ad uso alimentare e delle piante officinali spontanee con l’ausilio di una guida specializzata nella materia. Al termine della passeggiata guidata verrà realizzato un erbario e saranno fornite informazioni etnobotaniche sugli usi culinari e sulle proprietà medicinali delle erbe raccolte. Previsto anche il momento destinato alla degustazione di vivande preparate con le erbe presso l’agriturismo Artemide, che si trova proprio all’interno del bosco. Domenica 1 luglio la giornata conclusiva ricca di iniziative. Dalla mattina sarà svolto gratuitamente un corso di tecniche escursionistiche e comportamentali nel bosco organizzato dall’Associazione Trekking Castelpagano. Dal pomeriggio sarà possibile visitare una mostra fotografica realizzata dagli allievi del corso base di fotografia svoltosi nei mesi scorsi in paese e diretto da Paolo Cardone. Contestualmente saranno presentati i lavori del workshop “I suoni delle storie” e si potrà partecipare ad un percorso sensoriale del miele a cura del sodalizio Api Fortore, che metterà a disposizione anche un’arnia didattica per avvicinarsi al mondo delle api e dell’apicultura. Molto soddisfatto il Presidente della Pro Loco Salvatore Moffa, che insieme al vice, Silvio Cinquino, e l’intero direttivo si sono impegnati per mettere a punto il ricco programma, considerato che tra le finalità della Pro loco c’è lo svolgimento di tutte le iniziative idonee a tutelare e migliorare le risorse turistiche locali e il bosco ha rappresentato, fin dagli esordi dell’Associazione, uno dei luoghi privilegiati per svilupparle. Tre giorni fortemente voluti anche dal consigliere alla cultura del comune, Antonio Santoriello, che afferma: “l’Amministrazione Comunale ha in questi anni cercato in ogni modo di stimolare l’enorme potenzialità turistica e naturalistica del bosco, ha infatti realizzato un parco a tema “Il bosco delle favole” e una pista per i cicloamatori. Con questa iniziativa si è voluto, inoltre, considerare non solo gli aspetti ambientali ma anche quelli strettamente sociali ed economici che il bosco nel corso dei secoli ha rappresentato per la comunità riccese. Per questo abbiamo invitato l’Associazione Liminaria che volentieri ci ha inserito nel suo progetto”. Progetto spiegato molto bene dal presidente dell’Associazione, Leandro Pisano: “A Riccia rifletteremo sul Fortore come territorio di confine tra tre province e tre regioni. In questo senso, il bosco rappresenta uno spazio liminare ed ibrido rispetto a diversi tipi di ambiente: umano, non umano, sociale, e cercheremo di ri-narrarlo attraverso la prospettiva dell’ascolto.”
Di Romina Nocera
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