Riccia si prepara a festeggiare la 88esima edizione della Festa dell’uva, la più longeva tradizione del paese, che ogni anno attira gente e coinvolge il pubblico, con i suoi carri allegorici e l’immancabile vino. Il cartellone di eventi quest’anno è ricco, con spettacoli di artisti di strada (Compagnia dei Folli), la tipica musica dei gruppi folk, e mostre d’arte
Torna la tradizionale Festa dell’Uva di Riccia, che quest’anno giunge alla sua 88° edizione. Per i borghi del paese molisano, la sfilata dei carri sarà accompagnata da canti, balli, vino e piatti tipici. Il programma prevede eventi per tutto il fine settimana, compresi spettacoli, mostre e degustazioni, in un contesto goliardico, dove tradizione e attualità s’incontrano. L’apice sarà raggiunto con la sfilata dei carri, momento principale della festa, dove l’odore del vino abbraccia le centinaia di persone riversate in strada e i tradizionali carri percorrono le strade del paese, accompagnati da musica folk, spettacoli itineranti e la folla, tutti uniti dall’atmosfera gioiosa e spensierata della cerimonia. Le radici della sagra dell’uva affondano negli anni Trenta, quando sotto il regime fascista si esaltava il valore del lavoro nei campi, e venne disposto che ogni comune d’Italia festeggiasse la “festa dell’uva”. Da oltre ottant’anni la tradizione si rinnova nel borgo di Riccia, forse l’unico della Regione che mantiene viva la storia della sagra, che si ha durante la seconda domenica di settembre; inoltre, il centro cittadino è una piccola perla di arte e architettura made in Molise.
L’allegorica sfilata dei carri, nel corso degli anni è diventata sempre più importante. Da piccoli e semplici, ora sono grandi e sofisticati, dei veri e propri ingegni elaborati e complessi, che risplendono di luce propria e diventano momento centrale della festa. La cerimonia ruota intorno al carro dell’uva, lì dove i figuranti sono vestiti in abiti tradizionali e mettono in scena la vita agricola, tra canti, balli e folklore. Alla folla, invece, vengono distribuite cibi e l’immancabile vino, mentre tra le strade si diffondono odori che rimandano ai sapori di una volta.
I festeggiamenti sono partiti già alla fine di agosto, il 31, e il 1° settembre. A Piazza Sedati, una rassegna di murales per l’evento Dipingere la tradizione. Ma la vera festa andrà dal 6 al 9 settembre. Si partirà con Museo delle Arti e Tradizioni Popolari – Il Museo itinerante dell’uva. Un modello tra rimaterializzazione e tecnologia. Conferenza di Matteo Patavino, il 6 settembre. Al termine sarà presentato il progetto Innocultour, per la valorizzazione del Museo. La sera, alle 21:3, il concerto della Musikè Orchestra, tributo a Fabrizio De André. Il 7 settembre, a Piazza Sedati, la musica folk di Cosimo Alberti e il suo A Tambur Battente. Domenica 8 settembre, per la festa principale, gli eventi partiranno dal primo pomeriggio: dalle 14:30, la sfilata dei carri allegorici per le vie del paese, che sarà accompagnata dai gruppi folk G. Moffa di Riccia, I Recu’cce di Petrella Tifernina, Insteia di Polla (SA), e gli sbandieratori Città di Sessa Aurunca (CE). Alle ore 22, lo spettacolo degli artisti di strada Compagnia dei Folli, che metteranno in scena Fuoco, in Piazza Municipio. Alle 23, il dj set Femix, in Piazza Sedati. Lunedì 9 settembre, in Piazza Municipio ci sarà la premiazione dei carri.
di Grazia De Gregorio
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