Promettenti anticipazioni, quelle dell’edizione numero 55 della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, che si terrà a Pesaro dal 15 al 22 giugno prossimo. Rilasciato attraverso un tweet il manifesto, che quest’anno porta la firma di Roberto Recchioni, sceneggiatore e curatore di Dylan Dog
‘’Finalmente si riparte! Siamo felici di condividere il manifesto di #PesaroFF55. Un capolavoro di #RobertoRecchioni che ha trovato la sua ispirazione nella serie serigrafica di Warhol dedicata a Elvis Presley. Vi aspettiamo a Pesaro dal 15 al 22 giugno! Vietato mancare!’’Annuncio social, che è tutto un programma, con anticipazioni che mostrano il lavoro del genio creativo di Recchioni. La 55/a Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, sarà in programma a Pesaro dal 15 al 22 giugno.Un omaggio a Butch Cassidy, titolo hollywoodiano che compie 50 anni, una strizzata d’occhio al film di genere, tante registe donne e cineasti da tutto il mondo, e un manifesto ideato e firmato dalla rockstar del fumetto italiano Roberto Recchioni,sceneggiatore e curatore di Dylan Dog; sono alcune delle novità della 55esima edizione. Il direttore del festival, Pedro Armocida, ha svelato in anteprima alla stampa il manifesto, annunciando in anticipo anche qualche appuntamento, anche se il programma completo verrà presentato il 7 giugno a Roma. Il primo film, che sarà proiettato in Piazza del Popolo il 15 giugno, è Butch Cassidy, pietra miliare del cinema Usa che proprio quest’anno compie 50 anni; il cult, interpretato da Paul Newman e Robert Redford, ha ricevuto 4 premi Oscar. Tra le altre anticipazioni: confermato il concorso internazionale e la sezione satellite;due giurie: una professionale, con AmirNaderi e Andrea Sartoretti tra gli altri, e una di studenti.
ROBERTO RECCHIONI, ROCKSTAR CON LA MATITA
Quest’anno l’illustrazione del manifesto è stata affidata a Roberto Recchioni, definito la rockstar del fumetto italiano. Classe 1974, è uno sceneggiatore e soggettista per il fumetto e il cinema, illustratore, critico cinematografico,personalità web. I suoi personaggi iconici: Tex, Diabolik e Topolino e ha creato John Doe e Detective Dante (assieme a Lorenzo Bartoli), Battaglia, David Murphy: 911, e la serie di Orfani.Da alcuni anni è il direttore di Dylan Dog, la creatura di Tiziano Sclavi pubblicata dalla Sergio Bonelli Editore. Ha curato, per le Edizioni Star Comics, la collana Roberto Recchioni presenta: I Maestri dell’Orrore, dell’Avventura e del Mistero. Si è occupato dell’ideazione, della sceneggiatura e della realizzazione dei fumetti legati ai film Lo chiamavano Jeeg Robot e Smetto Quando Voglio: Masterclass. Ha anche realizzato il primo fumetto legato al ciclo delle Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi. Ha pubblicato i romanzi YA – La battaglia di Campocarne, YA – L’Ammazzadraghi, con Mondadori, e Ringo: chiamata alle armi perMultyplayer Edizioni. Ha una rubrica di critica e analisi cinematografica sulla rivista Best Movie, e una di analisi videoludica sulla rivista Playstation Magazine.
Nel testo di Roberto Recchioni, per il catalogo generale, si legge: ‘’L’idea per l’illustrazione nasce da alcune istanze precise legate alle necessità comunicative del festival di Pesaro e da mie personali suggestioni. Le istanze erano, da una parte, legate alla ovvia e necessaria leggibilità dell’immagine in qualsiasi contesto e formato, poi il tema, che era molto specifico, infine, il tono e il carattere del festival stesso.Per questo motivo ho preferito scartare sin da subito alcune soluzioni pittoriche e fortemente descrittive che mi erano inizialmente balenate per la mente, per concentrarmi su pochi elementi, fortemente stilizzati nella resa grafica, caratterizzati da colori piatti dal forte richiamo pop.Il cinema ha portato con sé l’elemento di sequenzialità (che è proprio anche del fumetto), e da questa riflessione sono andato a riguardarmi il lavoro di Andy Warhol, in particolare la serie serigrafica dedicata ad Elvis Presley (da Double Elvis a Eight Elvis), in cui il Re del Rock, conciato come un pistolero del Far West, punta la pistola verso l’osservatore. Da qui sono nati i tre frame di movimento, con la mano e gli accessori che si trasformano ad ogni passaggio, per rappresentare tre generi molto frequentati dal genere italiano (il giallo-horror, lo spaghetti western e il poliziottesco). Inizialmente avevo pensato di inserire quattro quadri (comprensivi del peplum) ma ho poi constato che l’immagine avrebbe perso di immediatezza e ho preferito desistere e tornare a un maggiormente consueto trittico. Infine, l’apporto della grafica istituzionale, organizzata per sottolineare la diagonale di lettura dell’immagine’’.
Di Grazia De Gregorio
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