Ma chiedilo a Kurt Cobain. Come ci si sente a stare sopra un piedistallo e a non cadere, canta Brunori Sas. Il 5 aprile 1994 Cobain, muore suicida. A 25 anni dalla sua morte, rimane la voce rabbiosa e inqueta di una generazione. La sua lettera d’addio, e il movimento grunge, di cui fu il precursore, con i Nirvana
25 anni senza l’angelo maledetto del grunge. ‘’ It’s better to burn out than to fade away’’. Meglio bruciare in fretta, che svanire. Parole d’addio famosissime e dolorose, riprese, per il loro impatto emotivo, persino da Neil Young nel brano Hey Hey My My… Il 5 aprile 1994 Kurt Cobain si sparava un colpo di fucile alla testa, morendo così suicida. Suo malgrado Cobain è, ed è stato, un’icona. Con i Nirvana era riuscito a sintetizzare quei fermenti musicali, che si concentravano a Seattle, rendendoli però universali. La rabbia e il dolore post-punk dei Nirvana sono diventati la voce di una generazione, ma evidentemente Cobain non voleva reggere quel ruolo. Trovare una risposta al perché un ragazzo di 27 anni decida di spararsi un colpo in testa, quando è sulla cima del mondo è quasi impossibile. E fa anche molta tristezza pensare, che per una tragica conseguenza, sia diventato parte del Club 27, l’espressione, che si riferisce ad alcuni artisti, in prevalenza cantanti rock, morti all’età di 27 anni. Con la variante J27 si fa riferimento al fatto, che oltre ad avere 27 anni, molti di loro avessero la lettera J come iniziale del nome o del cognome. Basti pensare a Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Amy Winehouse. Impossibile non domandarsi cosa avrebbe, e avrebbero, suonato e scritto oggi, continuando così a dare voce ad una generazione, che sente il bisogno di urlare.
L’ADDIO DI KURT: UN ESTATTO
“Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall’età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perché a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perché io amo troppo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono troppo un bambino incostante, lunatico! E non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente. Pace, amore, empatia. Frances e Courtney, io sarò al vostro altare. Ti prego Courtney continua così, per Frances. Perché la sua vita sarà molto più felice senza di me. Vi amo. Vi amo“.
KURT COBAIN: ACCENNO BIOGRAFICO
Kurt Donald Cobain, nato ad Aberdeen, 20 febbraio 1967, morto a Seattle il 5 aprile 1994, è stato un cantautore echitarrista statunitense, leader del gruppo musicale grunge Nirvana, assieme a Krist Novoselic e Dave Grohl. Dal 1991, con l’uscita del singolo Smells Like Teen Spirit, ritenuto dai media musicali l’inno di una generazione, Cobain fu considerato, portavoce della cosiddetta generazione X. Negli ultimi anni della sua vita Cobain lottò contro la dipendenza dall’eroina, e le pressioni dei media su di lui e sulla moglie Courtney Love, da cui aveva avuto una figlia di nome Frances Bean. L’8 aprile 1994 venne trovato morto nella sua casa di Seattle, ucciso da un colpo di fucile; benché ufficialmente si trattasse di un suicidio, negli anni seguenti si è sviluppato un acceso dibattito sulle cause della sua morte. Secondo la rivista Rolling Stone, Cobain è stato il miglior artista degli anni novanta nonostante la sua breve vita. È stato inoltre inserito al 45º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone, e al 73º posto della lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone.
IL GRUNGE
La musica grunge trova le proprie radici nella società dell’America nord-occidentale, caratterizzata a metà degli anniottanta da piaghe come la povertà, la disoccupazione, la droga. La città di Seattle, in particolare, risulta essere in quegli anni un centro privilegiato di consumo di eroina. Si pensa, che il grunge si sia ispirato in parte all’hardcore punk americano degli anni ottanta. Il termine grunge è ritenuto una derivazione dell’aggettivo grungy, nato attorno al 1965 come slang didirty o filthy (trad: sporco, sudicio). Il grunge è il termine con cui si designa un genere di musica rock, prodotto in particolare nella città di Seattle, a partire dalla seconda metà degli anni ottanta. La scena musicale, proprio in quegli anni, si rivelava, una delle più fertili del panorama mondiale, producendo gruppi, che mescolavano influenze eterogenee, principalmente l’hard rock, il punk rock e l’heavy metal, ma anche l’hardcore punk, il rock psichedelico e il post-hardcore. E’ complicato definire il grunge entro termini esclusivamente musicali, proprio per la mancanza di un’unità stilistica fra i diversi gruppi che, più o meno propriamente, ne hanno fatto e ne fanno parte. Tuttavia qualche elemento comune effettivamente esiste, soprattutto nella ripresa di sonorità di chiara derivazione hard rock e punk rock. I brani sono spesso inizialmente oscuri, ipnotici, fatti di strofe dove la voce appare sofferta, per poi sfociare in rabbiosi ritornelli urlati.
di Grazia De Gregorio
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