34 anni Caduta Muro Berlino e le previsioni della legge 61 del 2005 con la quale la Repubblica italiana istituiva, il 9 novembre, il «Giorno della libertà» quale “ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia. Un tema quanto mai attuale in un momento storico di guerre che ci toccano da vicino
34 anni Caduta Muro Berlino da ricordare, per riflettere, per scegliere, per costruire un mondo migliore. E’ indirizzata a tutte le scuole d’Italia la missiva del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che invita le istituzioni scolastiche italiane di ogni ordine e grado a sostenere i giovani in una riflessione matura e consapevole sul significato della libertà e della democrazia
34 anni Caduta Muro: 9 novembre 1989- 9 novembre 2023
“Il 15 aprile 2005, – scrive il ministro, giurista milanese, ordinario di diritto romano e diritti dell’antichità all’Università degli Studi di Torino – con la legge n. 61, la Repubblica italiana istituiva, il 9 novembre, il «Giorno della libertà» quale “ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo”.
Legge 61/2025, comma 2
“Il comma 2 della suddetta legge dispone, inoltre, che vengano “annualmente organizzati cerimonie commemorative ufficiali e momenti di approfondimento nelle scuole che illustrino il valore della democrazia e della libertà evidenziando obiettivamente gli effetti nefasti dei totalitarismi passati e presenti” prosegue la circolare del ministro.
9 novembre 1989, simbolo in Europa di democrazia e libertà
“Nell’approssimarsi di tale ricorrenza, pertanto, – le conclusioni di Valditara – le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, nel rispetto dell’autonomia scolastica, sono invitate a promuovere iniziative che, avviando riflessioni sulla caduta del Muro dal punto di vista storico e storiografico, letterario, artistico e filosofico, diffondano tra gli studenti e le studentesse l’importanza del ruolo della memoria di quell’evento che portò il 9 novembre 1989 a diventare simbolo in Europa dei valori di democrazia, libertà e incontro di culture diverse, anche nell’ottica di una lettura consapevole del presente e degli avvenimenti mondiali che lo caratterizzano”.
Nota del Direttore
La lettera del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, coglie un momento storico particolarmente caldo per l’Europa, stretta tra due sanguinose guerre in atto. Ma soprattutto potrebbe essere lo spunto di riflessione per quella libertà e quella democrazia abusate e violentate durante la cosiddetta pandemia da Covid 19. Il biennio Covid sarà ricordato nella storia come un periodo di retrocessione delle libertà e dei diritti acquisiti nei secoli, con poche voci discordi che riuscivano ad emergere dal coro degli “yes men” e “yes women” della narrazione autorizzata. Grazie al Cielo stanno cominciando a venire fuori le riflessioni senza paraocchi e la Magistratura comincia a riconoscere l’illecità, l’illegalità e l’assurdità di certe “norme” prodotte in tutta fretta dai famigerati DPCM come i famosi “ricatti”: non ti vaccini? Non lavori!”. Purtroppo vengono fuori anche le conseguenze nefaste di certe imposizioni, di cui oggi paghiamo lo scotto in termini di salute e di morte. Ma questa è un’altra storia. Bene ha fatto il ministro a ribadire l’importanza della libertà e della democrazia. Vigileremo per il futuro affinché libertà, diritti e democrazia non vengano più violati da chi ci governa.
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