E’ stato approvato all’unanimità, nell’aula del Consiglio Regionale del Molise riunito mercoledì scorso, 1 ottobre, l’ordine del giorno presentato dai consiglieri Massimo Romano, Salvatore Muccilli, Rosario De Matteis, Michele Petraroia, Massimiliano Scarabeo, D’Alete e Totaro. Il consigliere dell’Italia dei Valori, Romano, ha proposto un’inversione dei punti all’ordine del giorno (ben 34) chiedendo di anticipare, per evidenti questioni di urgenza il punto n.9. Una rapida sospensione, anche a seguito dell’intervento di Antonio Chieffo, testo a dare priorità ai punti particolarmente urgenti, e la riunione lampo dei capigruppo ha stabilito la discussione dei punti 8, 7, 9 e 34. Il Consiglio ha voluto mostrare tutto il suo sostegno all’imprenditore di Bojano, Antonio Cappussi, che dal 18 settembre, nonostante i suoi 87 anni, si incatena davanti alla sede del Consiglio ( e prima l’ha fatto in occasione della venuta del premier Silvio Berlusconi a San Giuliano di Puglia) per chiedere giustizia e il pagamento delle strade realizzate, collaudate, annesse al patrimonio regionale, soggette alla manutenzione dei rispettivi comuni di Bojano, Busso, Campomarino, Casalciprano, Larino Macchia Valfortore, Morrone del Sannio, Pietracatella, San Massimo e San Martino in Pensilis, in virtù di apposti fondi stanziati annualmente dalla Regione stessa. “Contrariamente al datato ordine del giorno precedente – ha cominciato Massimo Romano – che risaliva addirittura al febbraio del 2007, questo argomento risale solo a poche ore fa e ringrazio il Consiglio per la sensibilità dimostrata e per la tempestività con cui ha ritenuto di affrontare la problematica. La situazione è infatti particolarmente grave, e ha a che fare con la pretesa creditoria di un cittadino, che avrebbe realizzato numerose opere inserite nell’elenco delle strade finanziate approvate dalla Regione, ma mai finanziate. L’ordine del giorno di oggi nasce da una missiva indirizzata al sottoscritto e a tutti i consiglieri del Consiglio Regionale del Molise, a firma del sig. Cappussi, nel quale si chiede che il consiglio si esprima impegnando il Presidente della Giunta Regionale e la Giunta regionale ad espletare tutti gli atti necessari a verificare la fondatezza della riferita situazione creditoria e a valutare tutte le azioni necessarie a concludere le pendenze ancora in atto, ivi compresa la possibilità di rifinanziare il programma Operativo ’94-’99 relativamente alle 26 strade realizzate e mai liquidate, ovvero, alternativamente, portando a compimento l’attività di transazione illo tempore avviata, tenuto conto dei tempi ristretti concessi dal Giudice per l’Esecuzione Immobiliare e per l’avvio delle procedure fallimentari in capo alle ditte in questione, per poter consentire alla Regione Molise di chiudere questa brutta vicenda alla quale è stato dato ampio risalto mediatico in occasione della visita del Presidente del Consiglio, nonché deputato molisano, Silvio Berlusconi. Innanzitutto, dunque, verificare la fondatezza delle richieste, e poi tutelare il diritto di un imprenditore che ha realizzato delle opere, ad essere finalmente liquidato, come un qualsiasi altro creditore della REgione. Ritenevamo che, come consiglieri, il minimo che potevamo fare era impegnare il Presidente e la Giunta in tal senso”.
di Mina Cappussi
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