25% cattedre ai supplenti per questo nuovo anno scolastico, per Anief è necessario un cambio di rotta immediato, un dato allarmante che evidenzia la fragilità del sistema scolastico italiano.
25% cattedre ai supplenti, Pacifico denuncia una situazione insostenibile che entro dicembre porterà circa 19.000 supplenti a lasciare il posto ai vincitori dei concorsi.
25% cattedre ai supplenti, un dato allarmante per la scuola italiana
Un nuovo anno scolastico ha inizio, ma l’entusiasmo per il ritorno in classe è offuscato da un’ombra sempre più ingombrante: la precarietà del personale docente.
Secondo le stime di Anief, il sindacato guidato da Marcello Pacifico, quest’anno si supererà il 25% di cattedre assegnate a supplenti, un dato allarmante che evidenzia la fragilità del sistema scolastico italiano.
La situazione è destinata a peggiorare ulteriormente entro dicembre, quando circa 19.000 supplenti saranno costretti a lasciare il posto ai vincitori dei concorsi. Considerando anche gli spezzoni di cattedra e i docenti assenti per vari motivi, si arriverà alla percentuale record del 28% di posti assegnati a docenti precari, un dato quasi raddoppiato rispetto al 2015-2016.
Una situazione che penalizza studenti e docenti
“I numeri non mentono”, afferma Marcello Pacifico, “e dimostrano il fallimento di un sistema di reclutamento basato quasi esclusivamente sui concorsi”. Anief denuncia una situazione insostenibile, che mina la continuità didattica e penalizza studenti e docenti.
Per il sindacato è necessario un cambio di rotta immediato, con l’introduzione di un doppio canale di reclutamento che preveda l’assunzione diretta da graduatorie e la stabilizzazione dei precari con almeno 36 mesi di servizio.
Anief, dopo aver sollevato la questione inascoltata al Parlamento, ha deciso di appellarsi all’Unione Europea, denunciando un possibile abuso dei contratti a termine. L’obiettivo è far luce su una situazione che contrasta con le direttive europee sulla stabilizzazione dei lavoratori precari.
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