23 novembre terremoto Irpinia, un minuto di silenzio alle 19.34, in coincidenza con l’ora della prima scossa di quarant’anni fa, terremoto più violento registrato in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale, di magnitudo 6.9 che uccise 3.000 persone
23 novembre terremoto Irpinia, numerose le iniziative in programma. Un minuto di silenzio alle 19.34, in coincidenza con l’ora della prima scossa di quarant’anni fa. E’ l’invito della Prefettura di Avellino ai sindaci in occasione del quarantesimo anniversario del sisma del 1980. Un terremoto di magnitudo 6.9 che uccise 3.000 persone, devastò l’Irpinia, la Basilicata, la Campania intera, una parte della provincia di Foggia, provocò grandi danni e quasi 300.000 sfollati. E’ stato il terremoto più violento registrato in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Oggi 23 novembre 2020 numerose le iniziative per ricordare le vittime, i luoghi e i sopravvissuti. La Provincia di Avellino ha ottenuto da Poste Italiane l’annullo filatelico e la cartolina commemorativa in edizione speciale. Questa cerimonia di consegna si svolgerà alle 10.00 nella filiale delle Poste Italiane di Sant’Angelo dei Lombardi, dopodiché alle 10.30 verrà inaugurato il “Parco della Memoria. Le radici del futuro.”
23 novembre terremoto Irpinia, a Balvano cerimonia commemorativa promossa dal Comune per ricordare le vittime
La Prefettura ha promosso un incontro in videoconferenza con i sindaci dei comuni del cratere, il sindaco di Avellino, il presidente della Provincia, il delegato provinciale Anci, il direttore generale della Protezione Civile della Regione Campania, il Questore, i comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, ed il Comandante del 232° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito. A Balvano alle 10.30 ci sarà una cerimonia commemorativa promossa dal Comune per ricordare le vittime e i tragici eventi di 40 anni fa. Probabile la presenza del ministro Roberto Speranza. Alle 19.00 fiaccolata nel centro storico. Alle 19.45, nel palazzo comunale, scopertura della targa per il quarantesimo. Nel Teatro Stabile di Potenza, alle 9 attribuzione della cittadinanza onoraria all’Esercito Italiano per il contributo offerto in occasione del terremoto del 1980. A seguire, alle ore 11 intitolazione della Sala della Protezione civile comunale a Giuseppe Zamberletti Commissario del Governo incaricato dei soccorsi alle vittime del sisma del 1980. Alle 13.00 in Prefettura a Potenza, l’Ordine degli ingegneri della provincia conferirà al prefetto, Annunziato Vardé e al presidente della provincia di Potenza, non soltanto sindaco di Albano di Lucania, Rocco Guarino, una targa realizzata per ricordare l’impegno di tutti i tecnici nella ricostruzione
Il mondo del calcio avrebbe potuto rendere omaggio a quella giornata
Anche il mondo del calcio, avrebbe potuto contribuire a rendere omaggio a quella giornata di quarant’anni fa. Proprio il 23 novembre 2020, alle 21.00 nello stadio “Alfredo Viviani” di Potenza, era previsto l’incontro di calcio, tra Potenza e Avellino. Il Covid ha impedito che la partita potesse essere disputata ed è stata rinviata a data da destinarsi. Napoli Alle 19.34, sui canali social del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sarà celebrato il quarantennale del terremoto del 1980. Dalle piattaforme Facebook e YouTube dell’istituto sarà possibile avere un’anteprima digitale della mostra. Immagini realizzate all’indomani del terremoto a Sant’Angelo dei Lombardi, Laviano e in altri centri dell’Irpinia. Inoltre il museo offrirà la possibilità di ripercorrere, con immagini d’archivio e un mini-documentario.
Sito lanciato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia
Ingv A quarant’anni dal terremoto del 23 novembre 1980, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia lancia il sito terremoto80.ingv.it dove i visitatori possono navigare tra le memorie, le schede scientifiche, le story maps e organizza un programma con tavole rotonde, tra scienza, memorie e testimonianza. Alle 19.34 del 23 novembre, la prima visione del docufilm ‘Irpinia80 – Viaggio nella terra che resiste’. Il programma è articolato su tre giorni, 23, 24 novembre e 27 novembre, organizzato dall’Ingv, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Universita’ Sapienza di Roma, l’Universita’ Federico II di Napoli, la Provincia di Avellino, il Comune di Sant’Angelo dei Lombardi e l’Osservatorio sul Doposisma della Fondazione MIdA. ”C’è un prima e un dopo 23 novembre 1980. Una linea di demarcazione nella coscienza civile del Paese che ha modificato l’idea preesistente di comunità nazionale e ha tracciato un solco profondo e concreto nella nascita dell’idea di quella che poi è diventata la moderna Protezione civile”. Inizia così il racconto dei 40 anni dal terremoto del 23 novembre 1980 fatto da Rainews.it intitolato ”L’Italia sepolta, l’Italia risorta”. Un racconto collettivo nel quale si mescolano ricordi diretti dei ‘sopravvissuti” al sisma a quelli di chi ha vissuto quel periodo per lavoro o come volontario o da rappresentante delle istituzioni. Con filmati d’epoca e servizi realizzati oggi, ricostruzioni e ricordi, interviste ai protagonisti e riflessioni culturali. La programmazione Rai RaiNews24 ha in programma uno speciale intitolato “La Scossa”. Andrà in onda dalle 19 alle 20, con inviati nell’area del cratere e ospiti in studio, con contributi filmati e la conduzione di Milena Minutoli.
Interviste e servizi dedicate all’anniversario
Nel corso dell’intera giornata varie sono state le interviste dedicate all’anniversario, servizi e approfondimenti. Alle 23.15 sarà Rai3 a offrire il docufilm di Alessandra Rossi “Il Terremoto – Irpinia 1980” diretto da Mario Maellaro e con la consulenza storica di Toni Ricciardi. Forte sarà anche il coinvolgimento dell’informazione Rai, a partire dalla TgR Campania che dedicherà all’anniversario servizi in Buongiorno Regione fino a martedì 24 novembre e all’interno delle edizioni del Telegiornale delle 14 e delle 19.35, integrati con dirette dai luoghi irpini e servizi con voci di quarant’anni fa.
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