Figlio di un barbiere italiano, Dino Crocetti, in arte Dean Martin nasce Il 7 giugno 1917 a Steubenville (Ohio), nel corso della sua carriera ha conquistato l’affetto di milioni di fans. Memorabili i film realizzati in coppia con Jerry Lewis e le ospitate in Tv nello show di Frank Sinatra, “Frank Sinatra’s Rat Pack”. Tuttavia, dietro la sua immagine scanzonata e la nomina di sciupafemmine, Dean Martin non era tutto quello che sembrava. Dean Martin ha avuto problemi con la lingua inglese fin dalla nascita. Ha iniziato a dire qualche parola dopo i 5 anni, ma i problemi sono continuati e a scuola, i compagni lo prendevano tutti in giro per le sue difficoltà linguistiche. Questi problemi, come lui stesso conferma, continuarono anche in età adulta
Il 7 giugno 1917 a Steubenville (Ohio) nacque Dino Paul Crocetti. A 100 anni dalla sua nascita, il comune d’origine Montesilvano(PE) ha deciso di celebrare con l’associazione Dean martin e con il patrocinio del Cream. La manifestazione si è aperta il 7 giugno con la cerimonia di intitolazione del PalaCongressi cittadino al figlio di un barbiere abruzzese che, come tanti a inizio Novecento, scelse di lasciare la propria terra per inseguire il sogno americano (Gaetano Crocetti salutò Montesilvano il 29 agosto del 1913, per cercare fortuna in America). Nel corso della mattinata e stata presentata al pubblico in anteprima nazionale, la prima biografia. biografia in italiano dedicata all’artista, “Dino, l’amico italiano. Vita e carriera di Dean Martin”, a firma di Mario Galeotti. Il centenario è stato celebrato anche con un’anticipazione del Premio Dean Martin: a ricevere i riconoscimenti sono stati lo stesso Mario Galeotti e l’imprenditore e autore teatrale abruzzese Bernardo Stella, nel cui ristorante “La Gaffe” di Londra (quartiere Hampstead), si sono seduti – tra gli altri- gli attori Richard Harris e Peter O Toole. E’ stato presentato, inoltre, il calendario di eventi dedicati al centenario della nascita di Dean Martin. Presenti il presidente della Fondazione Dean Martin, Alessandra Portinari, il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, l’assessore comunale Ottavio De Martinis e l’assessore regionale e presidente del CRAM (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo), Donato Di Matteo. Il 15 giugno alle 18, nella Sala Di Giacomo di Palazzo Baldoni, verrà inaugurata la mostra di pittura e arti grafiche “Dean Martin: dal sogno al mito”. Il 16 giugno nel palazzo Baldoni sarà presentato il libro “Abruzzo Stars&Stripes”, le radici abruzzesi negli Stati Uniti” di Generoso D’Agnese, Geremia Mancini e Dom Serafini. 24 giugno alle 18 a Palazzo Baldoni si parlerà del libro “Dean Martin, la ruota del destino”, con gli autori Gerardo Di Cola e Andrea Mosca. Il 7 luglio alle 10,30 sarà apposta una targa su quella che fu la casa di Gaetano Crocetti . Il 14 luglio alle 10,30 verranno scoperte due insegne agli ingressi della città, con impresse la scritta “Montesilvano città che ha dato le origini a Dean Martin”. Gran finale con la decima edizione del Premio Dean Martin e l’annullo filatelico, il 28 luglio alle 21 nella nuova piazza che ospiterà anche il cinema sotto le stelle, con proiezione di film aventi per protagonista Dean Martin il 4, l’11, il 18 e il 25 luglio, il 1° agosto (con inizio alle 21).
Figlio di un barbiere italiano, Dino Crocetti, in arte Dean Martin nasce Il 7 giugno 1917 a Steubenville (Ohio), nel corso della sua carriera ha conquistato l’affetto di milioni di fans. Memorabili i film realizzati in coppia con Jerry Lewis e le ospitate in Tv nello show di Frank Sinatra, “Frank Sinatra’s Rat Pack”. Tuttavia, dietro la sua immagine scanzonata e la nomina di sciupafemmine, Dean Martin non era tutto quello che sembrava. Dean Martin ha avuto problemi con la lingua inglese fin dalla nascita. Ha iniziato a dire qualche parola dopo i 5 anni, ma i problemi sono continuati e a scuola, i compagni lo prendevano tutti in giro per le sue difficoltà linguistiche. Questi problemi, come lui stesso conferma, continuarono anche in età adulta. In un’intervista dell’epoca, è lo stesso Dean Martin a confermare i suoi problemi con la lingua: “Quando io e Jerry Lewis all’apice della popolarità andavamo alle feste, tutti si aspettavano qualcosa da noi, ma io, al contrario di Jerry, rimanevo spesso bloccato”. Poi continua: “Questo perché non sapendo parlare bene in inglese, decidevo che sarebbe stato meglio rimanere a bocca chiusa”. Cresciuto nell’America della Grande Depressione, Dean Martin si è adattato a fare qualsiasi tipo di lavoro: pugile nei pesi welter, croupier in un casinò illegale e poi cantante. Fu allora che il leader della sua band gli fece cambiare il nome d’arte: da Dino Martini a Dean Martin. Cantò in molti locali con Frank Sinatra ottenendo anche un buon riscontro, tuttavia, il vero successo lo ebbe quando, qualche anno dopo incontrò il comico Jerry Lewis.
Gli inizi ed il successo con Jerry Lewis
Dire che il primo spettacolo del duo Dean Martin-Jerry Lewis, “non andò molto bene”, è senza dubbio un eufemismo. Infatti, il proprietario dell’Atlantic City’s 500, alla fine della loro esibizione, li minacciò di morte. Ma dopo questo episodio, la coppia prese il volo e divenne la più richiesta in tutti gli Stati Uniti. Seguirono anche una serie di film per i quali presero un compenso di 75mila dollari e poi i dischi, tanta radio e tv. Lewis definiva Dean Martin “un genio comico”. Ma quest’ultimo, non pensava la stessa cosa del suo partner. Come lui stesso ha affermato: “Erano i film di Jerry Lewis e io odio i suoi film.” La collaborazione terminò nel 1956, con un Jerry Lewis sconvolto da questa decisione, costretto a prendere dei sonniferi per dormire. Invece, come racconta la seconda moglie di Martin, Jeanne Biegger: “Dean tornò a casa con il suo bel sandwich di uova fritte e si mise a guardare la tv come se non fosse successo nulla”.
Dopo la separazione dal suo partner storico Jerry Lewis, Dean Martin continuò ad avere un grande successo. Specialmente nel settore discografico, dove tra il 1950 e il 1969, con la pubblicazione di 40 singoli riuscì a vendere milioni di dischi. I più famosi sono senza dubbio: “That’s Amore” e “Everybody Loves Somebody.”
Di Antonio Romano
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